La mia casa multimediale
Cliccate qui per entrare!
(Per muovervi correttamente nella mia casa, avrete bisogno di
un computer abbastanza veloce e di un browser aggiornato come Netscape 4.0 o Internet Explorer 4.0)
Il progetto denominato "casa
multimediale" consiste in un impianto elettrico casalingo nel quale tutte
le funzioni tradizionali sono controllate da sensori e attuatori (genericamente
definibili come periferiche) connessi tra loro in rete: il sistema è
supervisionato da un personal computer Pentium, che si occupa inoltre dei
comandi vocali, della sintesi del parlato e della connessione via modem.
Le funzioni attualmente disponibili sono le seguenti:
- controllo di ciascuna presa
220V, con carico max di 800-1200W;
- lettura di interruttori e
pulsanti a parete, configurabili a piacimento per il controllo dei vari utilizzatori
(viene gestito sia il singolo click sul pulsante, sia la pressione prolungata
o il doppio-click);
- lettura di sensori ad infrarossi
passivi per il rilevamento della presenza delle persone: questi vengono usati
sia per accendere automaticamente la luce, sia per l'attivazione dell'allarme
antifurto quando si passa in modalità antifurto;
- lettura e pilotaggio di altri
generi di segnali, come il citofono e l'apriporta, o la richiesta di soccorso
in bagno;
- lettura di grandezze analogiche
come la temperatura interna ed esterna, o la luce ambiente per stabilire
l'accensione automatica delle luci;
- controllo del livello luminoso
dell'illuminazione grazie a particolari dimmer controllabili via software,
e controllo automatico e centralizzato delle tapparelle;
- controllo intelligente dei
carichi con segnalazione di sovraccarico e/o gestione intelligente a priorità
dei carichi (in caso di superamento della soglia si spengono automaticamente
i carichi meno importanti, evitando che "salti" l'interruttore generale);
- sistema di rilevazione delle
intrusioni basato sui sensori IR e magnetici (reed), con diversi tipi di
segnalazione acustica, visiva ed anche con chiamata telefonica/SMS;
- pilotaggio temporizzato di
boiler elettrico e di stufetta, con variazione automatica della durata della
temporizzazione in base alla temperatura ambiente;
- audio hi-fi in tutte le camere,
pilotato dal computer, con volume regolabile separatamente da qualunque punto,
e aggiustato automaticamente in base all'ora del giorno (più forte
di giorno, più piano alla sera; piu' forte nelle stanze in cui si
trovano delle persone, più debole altrove);
- segnali sonori, diffusi attraverso
i medesimi altoparlanti, attivabili a discrezione, usati ad esempio per il
campanello ed il citofono, oppure come ripetitore della suoneria telefonica;
- sintesi vocale utilizzata
per segnalare informazioni varie, condizioni di allarme, di sovraccarico
energetico o di malfunzionamento delle schede periferiche, oppure per monitorare
la temperatura ambiente o la potenza assorbita;
- microfoni attivi in tutte
le stanze, utilizzabili con funzioni di monitoraggio (p. es. sorveglianza
bambini) o per dettare rapidamente appunti e promemoria;
- diffusione di musica Hi-Fi
campionata e registrata su hard disk in formato compresso MPEG (disponibilità
di circa 500 brani ogni 2GB di capacità del disco);
- acquisizione del segnale video
proveniente da un sintonizzatore TV o da un videoregistratore con visualizzazione
in finestra ridimensionabile; l'audio viene miscelato alle altre sorgenti
sonori. E' possibile, opzionalmente, diffondere il segnale video in tutta
la casa per poter rivedere su altri televisori i menu del sistema sovrapposti
alle immagini video suddette;
- acquisizione (manuale oppure
temporizzata ed automatica) del segnale video proveniente da una o più
telecamere, a scopo sorveglianza, con possibilità di visualizzazione;
- display LCD da 4 righe per
40 colonne, utilizzato come orologio/datario/sveglia o come interfaccia con
l'impianto, munito di pulsantiera;
- possibilità di pilotare
tutte le funzioni dell'impianto tramite un telecomando a quattro pulsanti,
che attiva un menu vocale;
- accesso al sistema tramite
modem: è possibile collegarsi con un terminale per attivare ciascun
carico o per monitorare lo stato del sistema (lo stesso modem funge anche
da segreteria telefonica e fax);
- accesso remoto al sistema
in maniera analoga ad una casella vocale, utilizzando un telefono a toni
e una messaggistica vocale;
- accesso remoto al sistema
tramite browser Internet (in futuro anche
in modalità 3D/VRML); accesso remoto al sistema tramite telefono cellulare
WAP;
- orologio a cucù, con tocco dell'ora
e della mezz'ora (suono personalizzabile, p.es. Big Ben);
- sincronizzazione con orologio atomico via
Internet (protocolli standard più diffusi);
- quadro sinottico dell'impianto realizzato
in formato DXF ed animato dal software in base alle impostazioni date;
- controllo dei guasti a livello di personal
computer o delle periferiche, con segnalazioni acustiche e reset automatico
delle periferiche che non rispondono più (watchdog);
- gestione delle ricorrenze e delle scadenze
con avvisi vocali e/o tramite SMS sul cellulare o posta elettronica.
Skynet si è recentemente fatto un regalo:
uno
stupendo Panel-PC costruito dalla DMD computers!
Il personal computer si occupa di controllare l'intero sistema. Esso è
dotato di capacità multimediali (scheda audio e CD-ROM/CD audio) e
di modem, ed è collegato in rete (con un sistema a due fili + terra)
con le unità periferiche. Queste sono costituite da schede (sviluppate
internamente) con processore Z80, 32KB di ROM e 16KB di RAM, fornite di un
bus di connessione che può supportare fino a 8 schede di ingresso/uscita:
le schede di ingresso/uscita esistono in diverse versioni, dal pilotaggio
digitale di carichi a bassa tensione o a 220Vca, al contatto a relè,
all'I/O analogico. Ogni unità periferica ha un suo indirizzo che la
distingue sulla rete ed ogni scheda di I/O ha a sua volta dei dip-switch
di configurazione: al momento è stata utilizzata una scheda per ogni
stanza, per un totale di punti di lettura pari a circa 40 ed una trentina
in uscita. Le unità periferiche essendo dei computer a tutti gli effetti
sono in grado di svolgere funzioni di elaborazione degli input autonomamente,
ma questa funzione non è attualmente usata (eccetto il pilotaggio
del display LCD).
Il software del PC è scritto in C++ per Windows (3.1/95/98/NT/2000):
l'interfaccia con l'utente attualmente non è molto sofisticata in
quanto le funzioni vengono controllate per lo più dall'impianto stesso.
Oltre al quadro sinottico in grafica, sono disponibili comandi a menu per
pilotare le luci e le altre funzioni dell'impianto.
Il software è stato strutturato in maniera modulare, così
da poter sostituire le unità periferiche con altre cambiando semplicemente
i driver che le interfacciano.
Funzioni future.
riconoscimento del parlato per l'attivazione di tutte le funzioni;
sostituzione della rete attuale con una in fibra ottica, al fine di poter
diffondere sullo stesso supporto, in tutta la casa, l'audio, il video (anche
videocitofono) e i dati di pulsanti e prese;
pilotaggio remoto del sistema tramite internet, con piantina in VRML (tridimensionale,
navigabile con il mouse);
Torna all'inizio!
Esperimenti di domotica
LA CASA DEL FUTURO PRENDE FORMA. QUALE?
Solo dopo aver installato i lampadari a comando
vocale, ci si rende conto di quanto sia più rapido premere un interruttore…
E non solo!
Be', era uno dei miei sogni di bambino poter controllare ogni luce, ogni
apparecchio di casa con un computer…
Sì, all'epoca i computer esistevano soltanto nei film di fantascienza,
ma comunque l'idea era quella: vorrei che le luci si accendessero automaticamente
al calare del sole, che il campanello di casa suonasse un brano musicale
anziché il solito din-don, che le porte si aprissero automaticamente
quando passo…
Dopo aver tentato per anni di far impazzire la mamma disseminando nella
mia stanza circuitini di questo tipo, giunsi finalmente a comprare una casa
mia: era l'occasione giusta.
Nel frattempo i computer erano arrivati, ed erano anche potenti. Ma non
è uno spreco usare un Pentium multimediale per accendere delle luci?
La precisione del nanosecondo per tenere sotto controllo eventi che si verificano
un centinaio di volte al giorno? Come vedremo, ci si sta giusti, e per certi
aspetti ci vorrebbe ancora più potenza.
Appena avute le chiavi, prima di iniziare qualunque ristrutturazione, ci
siamo guardati in faccia e abbiamo detto: "OK, prima era così. Dopo,
non sarà più la stessa cosa". Tra me e me speravo che almeno
i muri sarebbero rimasti in piedi,
almeno fino alla scadenza del mutuo. E così abbiamo cominciato a
fare il progetto e rapidamente siamo passati alla realizzazione.
Innanzitutto le luci: ci si aspetta che quando si entra in casa le luci
si accendano da sole, quindi ci vuole un sensore in ogni stanza, e una fotocellula
per far capire al computer quando è giorno oppure notte. Poi, si suppone
che anche un qualsiasi apparecchio o elettrodomestico collegato ad una presa
qualunque debba essere sotto il controllo del sistema: e, siccome fidarsi
è bene ma… non si sa mai, montiamo comunque i pulsanti a parete per
avere un controllo manuale.
Poi si potrebbero pilotare le tapparelle elettriche, per farle aprire automaticamente
al mattino: ero un po' indeciso, su questo che si può considerare
un lusso anche se non è controllato da un computer, ma poi si è
deciso che era giusto prevederle.
E poi ci vuole la musica: io ascolto musica da mattina a sera e quindi voglio
avere un altoparlante in ogni stanza (beh, non sono molte, solo 5 in tutto
più lo sgabuzzino…) In quel momento mi sovvenne la grande idea che
dalle stesse casse avrebbero potuto essere generati i suoni più svariati,
gli allarmi dell'antifurto, la sintesi vocale…
Già: poi ci vuole un antifurto. E' chiaro che un Pentium può
fare da antifurto meglio di qualunque centralina esistente sulla faccia della
Terra: basta mettere i sensori opportuni.
E già che ci siamo, un bel modem con funzioni vocali: visto che il
computer sta sempre acceso, può farmi da segreteria telefonica, da
fax e lo posso usare anche per Internet.
A questo punto, l'elettricista è un po' preoccupato. La quantità
di fili da passare è davvero notevole: per questa prima realizzazione,
infatti, non abbiamo usato nessun tipo di congegno via radio. E' più
sicuro.
Comunque, in capo a un mese il sistema è pronto e operativo.
Il computer è installato in una camera e da esso si dipartono i collegamenti
con le unità periferiche (una per stanza) che si occupano di pilotare
gli apparecchi a corrente di rete; ad esso fa anche capo il modem.
Tutte le prese (tranne una, diretta, per ogni stanza: può sempre
esserci un'emergenza!) sono controllate dal sistema e così tutte le
luci, comprese le abat-jour, la specchiera del bagno (!) e la parte elettrica
della cucina (forno, girarrosto). Tutti i pulsanti a parete, compresi il
citofono ed il campanello vanno ad attivare gli ingressi del sistema. Naturalmente
c'è un sensore a infrarossi in ogni stanza; al momento manca ancora
il sensore nella cassetta delle lettere, ma presto ci sarà.
Sono state realizzate diverse versioni del software e diverse configurazioni
(v. box)…
Ed il risultato più notevole di questi mesi è stato che… funziona!
Voglio dire: non solo funziona da un punto di vista elettronico-meccanico-informatico.
E' davvero funzionale.
Entro in casa, disattivo l'antifurto e apro la porta (con la chiave: per
adesso non ho ancora sostituito la vecchia serratura con una elettrica).
E si accende la luce dell'ingresso (se è buio), il computer mi saluta
con un metallico "ciao, dario", la radio o il CD si accendono automaticamente
e si impostano ad un volume adatto all'ora (più forte di giorno, più
basso alla sera)… poi vengo avvisato se ho dei messaggi in segreteria. Quando
mi sposto, la luce mi segue…
Carino!
Ma, come dicevo all'inizio, ci sono alcune cose che è meglio fare
nella maniera solita. Per accendere il fornetto elettrico, avevo inizialmente
previsto il riconoscimento di poche parole (i microfoni nelle stanze li ho
messi proprio in previsione di questo): ma quando mi sono reso conto che
ci mettevo di più ad accendere il forno che a scaldare il cibo, ho
accantonato l'idea. Il fallimento è stato in parte dovuto alla qualità
del riconoscimento vocale e alla distanza dai microfoni, ma anche quando
tutto andava alla perfezione c'era indubbiamente una perdita di tempo.
Un conto è accendere automaticamente la luce quando entro, il che
mi fa risparmiare di schiacciare un pulsante, ma sostituire la pressione
di un pulsante con uno sproloquio davanti a un oggetto inanimato è
un passo indietro, non avanti. L'idea che mi sono fatto è che, per
la casa multimediale, dovremo passare direttamente all'interfaccia telepatica!
E quindi, per controllare tutte le funzioni della casa abbiamo utilizzato
un telecomando a quattro pulsanti che va ad attivare un menu vocale: si richiama
il computer (che, correttamente, risponde "computer pronto": un tributo a
Star Trek!) e poi si sceglie il gruppo ed il sottogruppo della funzione che
ci interessa. La parte che secondo me fa più "fantascienza" è
quella relativa al monitoraggio dei parametri ambientali: attivata questa
funzione, ogni otto secondi il computer "dice" quanta corrente stiamo consumando
e/o la temperatura interna ed esterna. Inoltre, se si superano i 2,5KW, viene
segnalato il sovraccarico ed automaticamente vengono sconnessi gli elettrodomestici
a priorità inferiore. Lo stesso telecomando, quando si esce di casa,
cambia funzione e mi permette tra l'altro di aprire il portone di ingresso
(utile se si hanno le mani occupate).
Sul comodino, in camera da letto, ho installato un display a cristalli liquidi
sul quale viene visualizzata la data e l'ora, con possibilità di regolare
la sveglia: ma, su richiesta, il menu di cui sopra può essere visualizzato
anche su quel display e si possono leggere, anziché ascoltare, i parametri
di cui parlavamo prima.
Parecchia cura è stata poi dedicata all'antifurto. In pratica, attivando
l'antifurto (con il telecomando o con una chiave elettronica) non si fa altro
che cambiare programma: le luci si spengono e il computer si mette in attesa.
Se viene rilevata un'intrusione, abbiamo diverse possibilità: attivare
una sirena, far lampeggiare le luci di tutta la casa, chiamare uno o più
numeri di telefono. Se poi si utilizza la sintesi vocale, ci si può
sbizzarrire: tentare una terapia psicologica convincendo il ladro delle sue
malefatte… oppure portare il volume al massimo e chiedere aiuto ai vicini…
inutile dire che questa parte non è mai stata testata sul campo! Ovviamente
il tutto è protetto da un gruppo di continuità!
Ah, e infine c'è anche il cucù, che suona ad ogni ora…
Indubbiamente, si possono fare ancora molte altre cose (v. box). Però
è stata una grossa soddisfazione: e, una volta che hai creato le basi
mettendo tutto sotto il controllo del computer, puoi realizzare qualsiasi
tipo di automatismo. Puoi decidere da qualunque punto della casa vuoi poter
attivare qualunque altra cosa oppure che vuoi che sia il computer ad attivarla
quando si verificano certe condizioni. E poi, volete mettere: avevamo la
possibilità di personalizzare i suoni di Windows. Adesso possiamo
personalizzare il suono del citofono, del campanello, del telefono e perfino
dell'antifurto!
BOX 1: sguardo tecnico.
I primi prototipi facevano uso di software in
MS-DOS e "giravano" su computer piccoli (386).
Le prospettive aperte dal multimediale e dalle comunicazioni ci spinsero
poi ad usare Windows 95 e computer più potenti: nel nostro caso abbiamo
un Pentium 120 con 16MB di memoria e hard disk da 1,2GB. Il software è
realizzato in C++ con estensioni in linguaggio macchina: è molto modulare
in quanto è possibile definire a diversi livelli le periferiche con
cui è interfacciato.
Nella realizzazione attuale abbiamo utilizzato delle schede basate sul processore
Z80, collegabili in rete e dotate di interfaccia di potenza verso gli utilizzatori.
A seconda delle esigenze abbiamo anche collegato un'interfaccia parallela
per controllare un display LCD e un convertitore analogico/digitale per misurare
temperatura, corrente ecc.
Attraverso la scheda audio del computer abbiamo la possibilità di
ascoltare i suoni e la sintesi vocale: inoltre essa viene utilizzata come
mixer comandabile da programma per dosare i livelli audio (abbassare per
es. il volume della musica quando il computer parla). Le sue uscite sono
collegate ad un amplificatore di potenza per il pilotaggio di diversi altoparlanti
e ai suoi ingressi vengono collegati anche i microfoni siti nelle stanze,
pre-miscelati.
Il modem è un modello standard da 33,6Kbps, con funzioni vocali:
tutte le sue capacità vengono sfruttate facendo uso delle funzioni
delle TAPI di Windows.
BOX 2: future espansioni.
Ormai, dopo alcuni mesi, abbiamo capito quali
sono le cose più utili e quelle meno utili. Ci stiamo quindi domandando
che cosa andrebbe cambiato in future realizzazioni.
Innanzitutto, il cablaggio: se si rifà l'impianto da capo, non ci
sono problemi a passare qualche filo in più, ma i guai nascono nel
caso di un impianto già esistente da "automatizzare". Bisognerà
passare alle onde radio o ad un sistema di "prese intelligenti" che riescano
a colloquiare con l'unità centrale senza ulteriori collegamenti.
Sarebbe poi utile portare in tutte le camere, oltre al segnale audio, anche
quello video: sia per le televisione, sia per le notizie e le informazioni.
Visto che questo comporterebbe il passaggio di un ulteriore cavo, stiamo
pensando se, in alternativa a tutti i fili già messi in conto finora,
non sarebbe meglio passare un'unica fibra ottica sulla quale, in forma digitale,
passano tutti i dati audio, video e dei sensori e delle prese.
E poi, Internet: per ora abbiamo la possibilità di controllare l'intera
casa con un modem oppure con un telefono a toni ed un menu vocale. Un passo
avanti sarebbe poter "navigare" in una rappresentazione virtuale 3D della
casa: detto così, sembra di nuovo uno di quei sfizi tecnologici di
cui abbiamo già parlato, però, per un discorso di costi e di
standardizzazione la strada andrà comunque sperimentata. Infine, naturalmente,
attivare il riconoscimento vocale: l'applicazione più pratica che
ci viene in mente ora è dire al computer di chiamare un certo numero
telefonico, o di aprire un file per memorizzare un appunto che ci viene in
mente mentre giriamo per casa.
BOX 3: applicazioni.
Quello che abbiamo descritto pone le basi per
diverse applicazioni.
Si può pensare, banalmente, di utilizzare il tutto come un sofisticato
gadget per chi è maniaco delle novità tecnologiche.
Oppure si può trarre vantaggio dall'automazione: ad esempio per accendere
il riscaldamento di una casa di montagna con il cellulare o per realizzare
un sofisticato sistema di sorveglianza. E' vero che molte cose sono già
possibili con altri sistemi, ma i vantaggi di avere un sistema unificato
che supervisiona "tutto" sono tantissimi. Inoltre, personalizzare un sistema
sotto Windows è sicuramente più semplice che non dover imparare
il funzionamento di decine di piccoli computer.
Un'applicazione piuttosto importante sarebbe nei confronti dei portatori
di handicap: sintesi vocale per i non vedenti, riconoscimento del parlato
o funzioni centralizzate per chi ha difficoltà a muoversi. Anche la
semplice chiamata di soccorso verrebbe gestita dal personal computer.
Torna all'inizio!
Partner:
bTicino
DMD computers
ST
Il punto di vista Microsoft
Progetti:
Mike's electric stuff
Mika
I2VIU
CircuitCellar
PC
Altri prodotti per la casa intelligente:
Smart Home
Questo
sito fa parte del webring The
World of Online Houses!
[ I
5 siti precedenti | Sito
precedente | Sito
successivo | I
5 siti successivi | Un
sito a caso | Elenco
dei siti ]