Stupidario/Bestiario di Beppe

1992:

Il portafoglio-esca in Sardegna.
Ci sono banchi di nebbia... e qua e là anche delle cattedre.

1994:

"il vaso delle olive perde? Oppure pareggia? Oppure vince?"

"facciamo un brindisi o un Lecce?"

"Mi passi il latte intero?" "Perché, c’è anche quello rotto?"

"frugace": neologismo che indica fugace ma anche frugale.

1999:

Qual è il quarto segreto di Fatima? Che Beppe non si sposa. (© Cogotti)

2000:

Acquista una cartina in edicola a Urbino, poi la apre, la scruta e infine esclama: "ma come mai non c'è il pallino "VOI SIETE QUI"?"

2002:

Usa gli spiedini come stuzzicadenti, facendoli roteare con le mani davanti alla bocca.

Fa la scarpetta con le dita nel sugo della carne.

"Nina Moric? Be’, non sarà bellissima ma è sempre meglio di una badilata di merda..."

"A Firenze c’è il Davìd di Donatello… e visiteremo gli Uffici…"

A Perugia, si fa il segno della croce entrando in Municipio (era talmente abituato a visitare chiese…)

"Mira l’occaso…"

"Che fastidio, quando le zanzare ti pungono sulla gnocca delle dita..."

In spiaggia si pulisce gli occhiali con le mutande ma, ci tiene a precisare, "sono pulite"

"Devo andare a Impera a trovare mia zia... no, ad Imperia... Impera, Imperia, insomma..."

"E’ mancata l’acqua e…" "Ah, è mancata l’acqua? Mi dispiace, condoglianze…"

"Edit Piatì? Ma chi è?" "Edith Piaf…"

"Allora, avete sentito il torpedone dell’estate? La canzone di quelle 3 ragazze spagnole…" (tormentone)

"Auscultare? Ma va’, si dice ascoltare!"

(al telefono) "…sì, scusami ma sono sotto il tavolo, sai, no, come il Rumena Party…" (peccato che nel Rumena Party è la ragazza che sta sotto il tavolo)

In campeggio pulisce la torcia con le mutande (v. sopra)

Al ristorante, tiene per pochi minuti il tovagliolo sulle gambe, poi, dopo il primo utilizzo, lo appallottola e lo lancia sul tavolo.

"Ah, stai bene con quei capelli riccioli: assomigli alla Sibilla… quel personaggio mitologico… che faceva diventare di sale chi lo guardava negli occhi."

"Sapete che ogni persona ha intorno a sé un’aurea… un’aura… una laurea… una Laura… di quaranta centimetri…?"

"Charme-Handshake (Sharm-El-Cheick)" (ossia: stretta di mano con fascino)

2003:

"Non capisco questo fatto che avete voi donne di considerare così importante la dimensione del seno…" "Così come c’è questo luogo comune che sia importante la lunghezza del… per gli uomini, no? Mentre invece è dimostrato (nel mentre afferra un macina-pepe dal tavolo, lo smonta) che conta soprattutto il diametro (e indica la sezione dell’oggetto che ha in mano)"

(guardando il gran premio) Un commentatore dice: "allora, quell’uscita di strada quando la vediamo?" E Beppe prosegue: "eh, quando la vediamo… speriamo presto!"

In piazza Vittorio, alla proposta di passare due giorni in montagna, risponde: "ma in montagna non ci sono donne… io ho bisogno di donne, di trombare… (e si mette a mimare inequivocabilmente il gesto, mentre sopraggiunge un gruppo di ragazzi/e)

Al ristorante a Gallareto, si sciacqua un dito nel bicchiere dell’acqua, affermando che "si è fatto male e non ricorda come…"

A Marisa: "…però, potresti cercare comunque di organizzare di uscire anche con quel tuo collega, sebbene siate a rotta di collo…" (voleva dire: ai ferri corti)

"Meglio due volte, che lungo il doppio" (in coproduzione con Giorgio)

Spesso parla con i passeri o ascolta i merli, in genere giustificandosi con "faccio Cardellino di cognome, e quindi…"

"Eh, sai quelle due ragazze sono di sinistra…" "Cosa importa: che siano di destra o di sinistra, sempre in mezzo ce l’hanno!"

"Andiamo al ristorante Parì-insiem…" (voleva dire "Le Parisien") (ossia: insieme a Parigi)

La mia gatta "Trinity" la chiama "Trilogy"

Invasione di locustre (anziché locuste). Si giustifica dicendo che è un neologismo per "cavallette di lago"

"Vieux village (paese vecchio)": la scritta che campeggia su un cartello di Mentone diventa "guarda il villaggio" (view village).

In campeggio c’è il WC bionico (voleva dire biologico)

Ferragosto in inglese si dice "iron-august" (pronunciato airon-egust)

Mentre guarda con fare libidinoso le giovani ragazzine in spiaggia, si domanda: "ma quella ragazza avrà già avuto il suo primo monarca (menarca)?" Più tardi, si generalizza in "primo imperatore".

"Ho sonno, sto per finire tra la braccia di Orfeo" (sì, quello del circo, ndr!)

Parlando dell’Ardeche e della canoa, afferma di non essere un esperto "pagatore" (cioè "vogatore")

"Come si chiamano gli abitanti dell’Ohio? Oioiani!"

2004:

"…si mette il bubka, come gli arabi?" (intendeva dire "burqa" e non Bubka come Serghej, il saltatore con l’asta… e comunque sono le donne arabe e non "gli arabi")

Al casello dell’autostrada: La macchina nella corsia a fianco non riesce ad usare la Viacard; Beppe naturalmente si trova in una corsia con casellante (lui non usa queste diavolerie moderne!). Il casellante si rivolge alla signora in difficoltà, ad alta voce, dicendo “non funziona la viacard… non ha un'altra forma di pagamento… ?” Prima che questi finisca la frase, Beppe interviene dicendo “sì, un altra forma di pagamento… c’ho la figa!” 

“Quanto hanno già speso (di veterinario) per quel cane? 1500, 2500 euro… Gli conveniva quasi abbatterlo, e farselo cambiare con un altro, un modello nuovo…” (riferendosi a un cane di Santena...)

"Mi informo io, per il funerale di quella persona che è mancata… vado a leggere il "cronologico" sulla Stampa…" (necrologio)

“Un film con Arri Balle…” (era Halle Berry)

2005:
“I gatti hanno lavorato da cani” (2 Alpes)
“Se c’è scritto Presse, vorrà dire che dev’essere una specie di fonderia” (2 Alpes)

2006:

Le donne sono fissate con la lingua (in risposta a Enza C. che ordinava un'altra porzione di lingua al verde)

Sul menù di un ristorante c’è scritto: “chiedere il conto al tavolo”. Beppe china la testa verso il tavolo ed esclama ad alta voce: “Il conto!”

Cercando un film per andare al cinema sulla pagina spettacoli del giornale, ad un certo punto dice: “Questo film qui… Chiuso Per Ferie… lo danno in molti cinema, ma non conosco la storia…”

* * *

2003

Attenzione, Attenzione, Attenzione il nostro caro amico Beppone ha colpito ancora.

Breve prologo per i non presenti:

Domenica pomeriggio il nostro allegro compagno era stato invitato per trascorrere un tranquillo pomeriggio in montagna (vicino a L'aquila) con polentata serale.

Avvenimenti

Il nostro buontempone ha avuto la brillante pensata di voler utilizzare la tangenziale di Torino.

Qui iniziano le avventure di Indiana Beppons in automobile.

Partenza da casa: ore 16.00 circa.

Imbocco della tangenziale a Settimo Torinese

Immissione nel tratto Nord direzione Frejus.

Dopo un rallentamento di circa 40 minuti all'uscita C.so Regina a causa dell'apertura di un nuovo centro commerciale (cosa che non si poteva prevedere solo se si abitasse nello Zimbabwe) il nostro viaggiatore della domenica proseguiva per la sua strada direzione tangenziale sud.

Premesso che era stato avvertito di uscire ad Orbassano e non in C.so Orbassano, il simpatico Beppone tutto entusiasta della sua autovettura, pensava bene di passare il casello in questione, proseguire, oltrepassare quello di Stupinigi, proseguire, passare quello di Vinovo, proseguire, passare quello di La Loggia, proseguire, passare quello di Moncalieri, proseguire ed accorgersi che FORSE AVREBBE POTUTO AVER SBAGLIATO USCITA alla visione del casello di pedaggio di Santena sull'autostrada Torino Piacenza.

Quindi, dopo aver contribuito agli stipendi dei casellanti (1.20 euro) ha avuto una bella pensata: Perchè rischiare di sbagliare di nuovo uscita e trovarmi poi a Rondissone? Forse è meglio che faccia la statale.

Eccolo allora partire da Santena, sotto una scrosciante pioggia, munito di Atlante d'Italia (Vinto con 654 punti della Esso) in direzione Giaveno.

Trotterellando per le campagne della pianura Padana ad ammirare il paesaggio invernale il simpatico errabondo si è venuto a trovare alle 19.00 circa nel centro di Giaveno.

Terza brillante pensata di Giugiu, telefono a Marco e gli dico che quasi quasi torno a casa.

Su invito dell'Aci, Polizia Stradale, Protezione Civile ed Elisoccorso il Beppe si è autoconvinto a fare gli ultimi 9 chilometri che lo separavano dalla meta.

Udite udite udite. E' giunto a destinazione alle 19.30, dopo solo 3 ore e mezza di viaggio.

Da non crederci.

Piccola nota di cronaca.

Giunto a destinazione, come un bravo istruttore di scuola guida, ha provveduto a posizionare l'auto sul margine destro della carreggiata, tirare il freno a mano (era in discesa), sterzare le ruote e UDITE UDITE posizionare a fronte delle ruote posteriori appositi cunei di legno preventivamente portati da casa.

Del resto chi è di noi che non va in giro con un cuneo di legno nel baule ?

Domanda a tutti.

Secondo voi, nel baule aveva anche la pala per spalare l'eventuale neve caduta ?

Le catene di sicuro (le ho viste), anche se UFFICIALMENTE non le può montare.

Spero almeno che abbia scaricato la catena da transatlantico che ha recuperato dalla demolizione della Tipo.

Certo, bisogna dirlo, senza Beppe il mondo sarebbe monotono.