ADPM Synthesis

(L'equipe migliore è composta da tre persone, due delle quali assenti - W. Churchill)

La nostra collaborazione termina qui

Beh, sapete che vi dico ragazzi? Io mi dimetto, da socio e da vostro amico.
Va bene così, nessun rancore.

Almeno vivremo tutti più felici e contenti.


Non accadrà più che io mi ritrovi una sera a superga, solo perché un
truffatore e una puttana hanno deciso di sobillare i miei amici e
sputtanarmi in pubblico con il tradimento...

Non accadrà più che avvocati del cazzo, incavolati con il mio socio,
scrivano a me chiedendo soldi... quando io, tra l'altro, non posso
nemmeno difendermi perché lui ha provveduto a mettere sia me che lui col
culo a 90 gradi.

Non accadrà più che io debba pregare per avere le fatture (mi basta
dover pregare i clienti perché paghino le mie, di fatture) dal mio
socio, o che la banca mi telefoni perché siamo in rosso e io debba
rispondere "non so che farci, il mio socio è scomparso".

Non dovrò vedere le mie schede elettroniche buttate nell'immondizia,
solo perché il fratello del mio socio, o il primo picio che passa, o un
perito di merda, han deciso che "non funziona", pur non sapendo nemmeno
di che cosa si tratta. Non dovrò starvi a spiegare ancora una volta che
i prodotti vanno testati, con calma e con un progetto in mente: non
mentre la segretaria troia ti urla nelle orecchie, mentre l'officina
trasloca ogni 30 giorni, o la moglie ti scassa i marroni perché la luce
si accende con un secondo di ritardo.
E non dovrò sentirmi addossare la colpa che i computer si rompono perché
ci sono sbalzi di corrente 3 volte al giorno... e vedermi poi sostituito
da un altro quando poi l'impianto elettrico è stato finalmente rifatto.
Non dovrò rispondere al telefono alle nove di sera (dalla vacanza) a uno
che ha perso le password e me ne addossa la colpa, però quando poi gli
chiedo un consiglio di meccanica lui non si fa trovare al telefono per
giorni. Per non parlare di sua moglie che mi chiama al sabato pomeriggio
perché "la casella di posta non funziona". Però, alle feste non mi
invita, ovvio.

Non dovrò constatare che, quando qualcosa non funziona, è sempre colpa
mia, dei miei programmi e delle mie schede, e non magari del rumeno o
italiano con la terza elementare che monta male il motore, o spegne il
PC, o scarica il virus. No, lo sguardo inquisitore è sempre verso di me,
il genio pazzo (detto con più o meno ipocrisia). Chiunque altro ha più
ragione di me, in fondo gli altri mica inventano.

Non sprecherò più del fiato a dire che ho due persone molto intelligenti
come amici, che il padre di uno di loro è mancato "ma era davvero una
persona molto in gamba"... per poi ottenere che al funerale del mio, di
padre, quello non si fa vedere "perché ha da fare in officina". Ah, be',
se è per questo, lui manco m'avvisa che gli è nata la seconda figlia...
ma allora, se ti sto sul cazzo, perché mi chiami per i computer? Vedi,
va bene così... (o sei talmente succube di tua moglie...?)

Non perderò più tempo e serenità per cercare di organizzare quelle cene
che "a parole" tutti volete, ma poi in pratica uno si dimentica della
cena e arriva con 3 ore di ritardo... l'altro cambia idea all'ultimo
momento (certo, per cause non dipendenti da lui...) e nemmeno ti avvisa.
Fate voi, l'ipocrisia è tutta vostra.

Non accadrà più che prepari un testamento in favore di uno dei miei più
cari amici, perché sto attraversando un periodo di crisi e vorrei
parlare con qualcuno, ma l'altro dei "grandi amici" mi invita a mangiare
a casa sua con sua moglie... e non capisce quanto avrei bisogno di
qualche consiglio più riservato, magari in una fumosa birreria.
A dire il vero non preparerò mai più un testamento: all'epoca stavo male
perché non capivo come potesse essere così storto questo mondo: ora che
l'ho capito, ve lo lascio volentieri a voi.


E, sapete, con tutti gli errori che ho fatto nella mia vita... non credo
di aver mai dovuto sedermi a un tavolo insieme a qualcuno e dirgli "oh,
senti, il mio amico/socio è un bastardo, oh, senti, andiamo in vacanza
senza di lui... organizziamo di incularlo tutti insieme... io mi sono
comprato la macchina nuova, ma tu non dirlo a lui..."
Posso aver urlato contro quello che non prepara le fatture... sai com'è.
Posso aver criticato tanti vostri comportamenti, ma in faccia.
E ho scritto lettere, racconti, pagine, per dimostrarvi la mia
amicizia... tutto fiato sprecato. Voi non scrivete, voi non leggete. Non
avrei detto, 25 anni fa, che il fatto che io fossi uscito da un liceo e
voi no, avrebbe fatto così tanta differenza.
A me, del vostro "tenore di vita", delle vostre macchine o delle case
non me ne frega un cazzo. Io voglio guadagnarmi alcune cose essenziali,
e poi accrescermi interiormente. Pensavo che anche voi foste come me.
Credevo che avremmo fatto grandi cose insieme, che saremmo andati sulla
Luna, non in un posto lercio pieno d'olio, a parlare di dipendenti di
merda o di metodi illegali per arricchirsi.

Vi lascio quindi alle vostre vite tranquille, alle vostre famigliuole
felici, alla vostra vita da borghesi, senza ideali né altro ("il mondo è
fatto così" , "tutti evadono le tasse" ecc). Vi lascio anche alle vostre
più o meno fighe, visto che (sembra che) tutti i vostri movimenti negli
anni (in particolare gli ultimi) sembra che siano stati mossi solo da
quelle (come dice Paolo, spesso un cliente ti paga se alla moglie piace
il lavoro che hai fatto, non se il lavoro è fatto bene: vaffanculo).

Che gran peccato, che vite sprecate, per due persone intelligenti come voi.


Ora e sempre io prego perché possano morire Maria Aggio e Massimiliano
Gianni. Amen.

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La nostra società (troppo serioso? In effetti...) nasce nel 1992 dall'unione di un gruppo di amici che da molti anni condividono gli stessi interessi ed hobby.
Dopo essere sopravvissuti a svariate vicissitudini che nel corso degli anni hanno messo alla prova la loro amicizia, i Quattro decidono di compiere questo grande passo.
L'aspra disputa per il nome della ditta porta alla fine alla scelta di "adpm synthesis", inteso come "sintesi di Alberto, Dario, Paolo e Marco" (che scienza!). Tra i nomi scartati troviamo "three state" e "mondial qualcosa".

Nella "foto" sopra trovate, in ordine da sinistra a destra:
Alberto Zago, originariamente disegnatore meccanico e progettista, ha abbandonato la ADPM nel 1997.
E per strada ci siamo persi pure Marco Pecchio, meccanico (2000).


Altre foto...


Filiale di Serre-Chevalier, F


Filiale di Brandizzo

Pezzo commemorativo dei primi 10 anni della ADPM

Curiosità



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